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GIOVANNI SCOTTI

La città del disincanto | The City of Disillusion, 2015

Quando si affronta un viaggio come quello mio a Edenlandia, si va incontro a dei rischi. Significa lasciarsi attraversare dal dramma dell’esistenza e dell’essere cresciuti, dal dramma della memoria; significa oltrepassare quella soglia che mi ha voluto di nuovo bambino in un mondo di fantasia, semplificato e in miniatura, che solo i bambini sanno immaginare [...].

[ITA :: ] Quando si affronta un viaggio come quello mio a Edenlandia, si va incontro a dei rischi. Significa lasciarsi attraversare dal dramma dell’esistenza e dell’essere cresciuti, dal dramma della memoria; significa oltrepassare quella soglia che mi ha voluto di nuovo bambino in un mondo di fantasia, semplificato e in miniatura, che solo i bambini sanno immaginare, ripercorrere quei luoghi dell’anima, incontrare di nuovo i personaggi e gli elementi che li popolano, predisporsi all’ascolto e dar voce ai loro silenzi, con la consapevolezza che un raggio di sole li illumina e il buio in un castello li imprigiona. Ci vuole coraggio. Perché non si è mai grandi abbastanza per affrontare la morte di un’illusione, mai abbastanza piccini per superare l’orrore della cronaca.

Benvenuti a Edenlandia, la città dei divertimenti di Napoli.

"Costruito nel 1965, a solo dieci anni di distanza da Disneyland, inventato da Walt Disney nella periferia di Los Angeles, Edenlandia è stato il primo parco tematico in Europa, dove due generazioni di bambini napoletani, in compagnia dei loro genitori, hanno avuto il loro forse più forte incontro con il mondo della fiaba, prima di essere chiuso e assimilato al degrado della periferia che lo circonda.

La scelta di rappresentare un luogo ormai morto alla ragione che lo aveva creato e fatto vivere, la decisione di incontrare ancora il tempo ormai svanito dell’infanzia fotografando la visibile rovina delle figure che avevano magicamente animato le prime immagini della memoria significa affrontare il nodo originario del mondo dell’uomo e di ogni uomo che, come Scotti, cerca una nuova immagine del mondo". (Giovanni Chiaramonte)

[ENG :: ] When embarking on a journey like mine to Edenlandia, you undertake some risks. It means letting yourself be affected by the drama of existence and, being now an adult, the drama of memory; it means crossing that threshold beyond which I was a child again, in a fantastic world, simplified and in miniature, which only children can imagine; it means to go through those places of the soul, meet again the characters and elements that populate them, prepare yourself to listen and give voice to their silences, knowing that a ray of light illuminates them and the dark of a castle imprisons them. It takes courage. Because you are never old enough to face the death of an illusion, never child enough to overcome the horror of everyday news.

Welcome to Edenlandia, Naples amusement park.

"Built in 1965, just ten years after Disneyland (which was created by Walt Disney in the outskirts of Los Angeles), Edenlandia was the first amusement park in Europe. Here, two generations of Neapolitan children, in the company of their parents, had possibly the most striking encounter with the world of fairy tales, before the park was closed down and abandoned to the decay of the suburbs surrounding it.

The choice to represent a place that is long dead with respect to the reason for its creation and life, the decision to meet again the long gone time of childhood by photographing the visible ruin of the figures that had magically animated the first images of memory, means facing the original core of our world and of every person (who, like Scotti, is searching for a new image of the world)". (Giovanni Chiaramonte)